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Autore la stanza del figlio
MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 03-05-2002 12:56  
quote:
In data 2002-05-03 11:06, Quilty scrive:
io odio profondamente i film che vogliono farti piangere a tutti i costi...come molti di Spielberg,per es.


Ma tanto te un tu piangi lo stesso vero?
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"... ' fanculo a quelli che credono di capire un film, quando invece si fermano solo ad alcuni aspetti tecnici, credendo di essere dei grandi cineasti..."

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 03-05-2002 16:22  
L'altro giorno riguardavo Garage Olimpo e ho fatto fatica a finire il film nonostante sapessi già come finiva.
Mi commuovo per sentimenti veri...non per lacrime idiote costruite per incassare milioni di $$$$$$$$$$$$$$$ e che assomigliano più a puntate di Beautiful.

La Stanza non fa piangere...e non credo sia questo lo scopo del film.ciao miss
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 03-05-2002 16:44  
Quiltuccio era solo x scherzare cmq noto che paragoni un sacco di cose a beautiful , ma lo guardi davvero??
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"... ' fanculo a quelli che credono di capire un film, quando invece si fermano solo ad alcuni aspetti tecnici, credendo di essere dei grandi cineasti..."

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 03-05-2002 17:10  
quote:
In data 2002-05-03 16:44, MissRigth scrive:
Quiltuccio era solo x scherzare cmq noto che paragoni un sacco di cose a beautiful , ma lo guardi davvero??




Lo so che scherzavi....Beautiful l'ho visto...qualche puntata certo. E' interessante sai,ti rendi conto dei dialoghi assurdi e delle situazioni assurde.
Io conosco gente che vive di Beautiful e ne è talemente attratta che spesso si ritrova a parlare di Sally,Ridge...del loro futuro,di come sono fatti...ne parlano come se fossero persone vere. e' impressionante.
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E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 03-05-2002 18:07  
quote:
In data 2002-05-03 17:10, Quilty scrive:

Io conosco gente che vive di Beautiful e ne è talemente attratta che spesso si ritrova a parlare di Sally,Ridge...del loro futuro,di come sono fatti...ne parlano come se fossero persone vere. e' impressionante.


AAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRG anche io purtroppo
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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 03-05-2002 19:44  
quote:
In data 2002-05-03 16:22, Quilty scrive:
L'altro giorno riguardavo Garage Olimpo e ho fatto fatica a finire il film nonostante sapessi già come finiva.
Mi commuovo per sentimenti veri...non per lacrime idiote costruite per incassare milioni di $$$$$$$$$$$$$$$ e che assomigliano più a puntate di Beautiful.

La Stanza non fa piangere...e non credo sia questo lo scopo del film.ciao miss




sì, garage, fa stare davvero male, e' un pugno allo stomaco.....
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"Se io non ci fossi
mi mancherei un casino"
Aguy

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 04-05-2002 04:07  
Per ONEDAS e per gli Altri

quote:

Lo specifico del cinema è il meraviglioso ibrido che nasce dalle immagini, i dialoghi, la musica, e soprattutto il movimento. Non condidivo che lo specifico del cinema sia il "visivo".



Ma io ho mai negato che il cinema sia un ibrido di componenti? Lo sai Onedas che il mi approccio alla visione del cinema avviene da un punto di vista, possiamo dire, “parziale” (tanto parziale come quello di altre persone), e che quindi mi preoccupo di notare certi aspetti più di altri, e su altri. La mia è un’idea vecchia di 50 anni che è nata da un’ideologia di reazione, da una scelta “politica” ed estremista che poi io rielaborato (parlo dei giovani turchi e della ‘politique des autores’), nel mio personale (come tutti hanno fatto per le proprie idee…). È un’idea che non condivido interamente, ma è un’idea che riutilizzo per quelle componenti che reputo interessanti. Non posso negare, e non l’ho mai fatto, che gli elementi che tu hai citato debbano in un certo senso esistere, nonostante ci siano stati, e ci sono ancora, esempi di cinema stupendi e contrari (Godard e la coppia Straub-Huillet). Quello che dico, e che forse implicitamente dici anche tu, è che questi elementi devono costituire, non tanto un ibrido (che spesso nell’accezione negativa indica un disequilibrio), quanto una tutto bilanciato. Ogni componente dà il suo apporto al senso generale. E quando si fa riferimento ad un particolare cinema come quello di Moretti non possiamo dimenticarcelo. E io non sono così estremista come si pensa. Sono parziale e non lo nego. Anzi lo riaffermo, anche con cognizione, convinto che se questo da una parte mi impedisce di poter vivere tutto il cinema (come spesso molti fanno) (cosa che quindi non voglio) dall’altra mi permette, oltre che una scelta stilistica, un approccio teorico d’indagine non indifferente, che si focalizza e nasce da certi aspetti per coinvolgerne altri.

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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 04-05-2002 04:08  
E CONTINUO DA PRECEDENTE….

quote:

Senza il movimento non c'è cinema. Esistono film muti, senza colonna sonora, senza colori, ma non esistono film "immobili". (Tra l'altro il termine cinema deriva proprio dal greco Kinema=movimento)



Tralascerei questa tua precisazione, perché mi non sembra questo il luogo dove sviluppare queste affermazioni. Non dico che non sia sbagliata, al contrario!…. Ma non reputo che sia questa la specificazione che mi interessava, soprattutto non credo che sia consona al discorso che ho fatto in questo, come in altri forum perché io NON mi riferivo alla caratteristica ontologica principale che il cinema deve avere per essere considerato tale. (A parte che esistono film “immobili”, come esistono anche “film” senza immagini, e per cui mi viene da chiedere “e il montaggio allora dove lo mettiamo?”. Allora non è il movimento vero e proprio, ma l’illusione del movimento, sono i 16 fotogrammi al secondo o i 18, i 24 e i 25. E se un film fosse fatto con un fotogramma al secondo? Non sarebbe più un film perché non esiste il movimento? Eppure una storia potrebbe esserci, ci potrebbe essere il sonoro, i colori, ma si potrebbe definire immobile? In effetti risulterebbero delle foto in sequenza? Ma il cinema che dà l’illusione del movimento non è 24 foto di seguito in un secondo? E allora il cinema si può forse definire come la rappresentazione illusionistica più vicino al reale… ma lasciamo perdere…).
Quello che mi interessava specificare (anche se ne abbiamo parlato tanto nel forum “Cinema: Disciplina autonoma?” con Lolita, Kaiser, Quilty, Dr Phibes, Te, Aguirre, Gongolante e gli altri) è che il cinema si basa sulla costruzione dell’immagine, della sua articolazione. La messa in scena, l’inquadratura, i movimenti di macchina, il montaggio. Questo per me vuol dire “visivo”. Anche se ho specificato che, nonostante si possa scegliere un soggetto qualsiasi, perché non è il soggetto che mi interessa, anche come si applica e come si sviluppa e adatta la narrazione al mezzo cinematografico è una cosa che mi affascina molto. E su cui potremmo parlare assieme per mesi…
Ribadiamolo: il cinema è un insieme commisto di elementi. Questi elementi sono utilizzati dal regista (che prima di tutto è per me “visivo”) che li utilizza a suo piacimento, dosandone le parti e stabilendone gli apporti. Un apporto troppo registico a volte risulta irritante allo stesso modo di un apporto troppo invadente di un attore, o di una musica. Non sempre infatti anche quelle caratteristiche, che io reputo imprescindibili, possono invadere troppo il film. Anche se ci sono effettivamente modi e modi in cui un regista può farlo (Godard raramente da fastidio, forse Straub-Huillet quando sono troppo “didattici” forse si, anche se non posso non amarli). È un esempio Daniel Aronofsky o il primo Lars Von Trier dove la costruzione “malata” dell’inquadratura, dei suoi elementi, dei suoi raccordi era troppo ruffiana, piena e nauseante…
Moretti nel tempo è cambiato. Il suo modo di approcciarsi al soggetto inquadrato e da inquadrare (un paesaggio, una stanza, un attore) è cambiato. I punti macchina si sono spostati, gli obiettivi e le focali anche. Lo spazio, che un tempo fasciava il soggetto ripreso, è stato stirato, portato in avanti. La profondità è stata soffocata e la regia ha iniziato a stabilizzarsi, riproporsi.
La stanza del figlio è un film di rinascita, si potrebbe dire. Anche se il motivo principale per cui è stato girato è il tema della perdita di un figlio, probabilmente ha offerto a Moretti anche nuovi (o vecchi e ripresi) spunti. Il film ha un suo valore che non possiamo negargli. Ma resta il problema della musica. Per me almeno resta. La musica diventa dominante quasi subito e spinge la fruizione del film lungo percorsi sicuri. Percorsi dettati dalla musica, che più di qualsiasi altra forma d’arte raggiunge il nostro sistema di elaborazione delle sensazioni legata agli stimoli esterni. Potremmo anche conceder il beneficio del dubbio a Moretti e considerare la sua scelta una volontà precisa. Risultato di scelte infinite. E forse è così. Ma questo non lo salva, o almeno non lo fa dal mio giudizio. Troppe musiche guida, troppi spinti su un percorso sicuro. Il film senza musica, non dimenticando che sarebbe diventato davvero un film duro e difficile, avrebbe avuto più incisione. Spesso un pezzo di musica troppo melodioso o leccato piace prima ma stufa presto. Una musica più contenuta e meno sbavata fa pensare e non ti affonda. Il film di Moretti fa lo stesso, non ti fa pensare perché il tuo sistema intellettivo è occupato da quello emotivo che vive la musica. È un’invasione a scapito dell’occhio. Si sbilancia da un lato e denuncia la sua intenzione e la paura di Moretti di non potere coinvolgere lo spettatore con le sole immagini.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 04-05-2002 04:09  
Per GONGOLANTE (e gli Altri)
La mia specificazione sull’audiovisivo riguarda in particolare quei registi autori, che coscienti della presenza “fisica” del sonoro (musica, rumori e voci) hanno iniziato a lavorare non solo sull’immagine ma anche appunto sull’audio. È un esempio “Lancillotto e Ginevra” di Robert Bresson dove le due componenti vengono trattate alla pari in maniera quasi diarchica. Ognuno ha una sua parte e un suo ruolo che evita di interferire con l’altro. Non c’è quasi ma sovrapposizione ma alternanza. Oppure ricordiamo ancora “detective” di J.L. Godard dove la musica si propone ogni volta, a volume talmente alto (relativamente al volume del film) da essere presente e dominante solo quando i dialoghi cessavano. Anche fosse solo per un secondo.
Le tue giuste riflessioni e puntualizzazioni mi hanno fatto piacere. Le ho trovate davvero corrette. Mi hai fatto molto pensare e ho visto che alcune cose scritte di impeto risultano troppo equivocabili, e forse lo sono proprio perché in me ancora confuse.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 05-05-2002 01:47  
nessuno ha risposto? ok devo considerarlo un indizio del fatto che vi ho convinto?....
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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 05-05-2002 09:09  
quote:
In data 2002-05-05 01:47, mattia scrive:
nessuno ha risposto? ok devo considerarlo un indizio del fatto che vi ho convinto?....




mattia, nn offenderti, e' solo un indizio del fatto che mi hanno rifiutato di concedermi le ferie e non sono riuscito a leggere quello che hai scritto.
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Aguy

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 05-05-2002 15:05  
quote:
In data 2002-05-05 09:09, aguirre scrive:
quote:
In data 2002-05-05 01:47, mattia scrive:
nessuno ha risposto? ok devo considerarlo un indizio del fatto che vi ho convinto?....




mattia, nn offenderti, e' solo un indizio del fatto che mi hanno rifiutato di concedermi le ferie e non sono riuscito a leggere quello che hai scritto.




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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 05-05-2002 16:21  
quote:
In data 2002-05-05 15:05, mattia scrive:
quote:
In data 2002-05-05 09:09, aguirre scrive:
quote:
In data 2002-05-05 01:47, mattia scrive:
nessuno ha risposto? ok devo considerarlo un indizio del fatto che vi ho convinto?....




mattia, nn offenderti, e' solo un indizio del fatto che mi hanno rifiutato di concedermi le ferie e non sono riuscito a leggere quello che hai scritto.








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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 06-05-2002 09:26  
quote:
In data 2002-05-05 01:47, mattia scrive:
nessuno ha risposto? ok devo considerarlo un indizio del fatto che vi ho convinto?....



Ho stampato le tue risposte. Le leggerò oggi pomeriggio assieme al mio psicoanalista...
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 06-05-2002 18:07  
quote:
In data 2002-05-06 09:26, OneDas scrive:
quote:
In data 2002-05-05 01:47, mattia scrive:
nessuno ha risposto? ok devo considerarlo un indizio del fatto che vi ho convinto?....



Ho stampato le tue risposte. Le leggerò oggi pomeriggio assieme al mio psicoanalista...




cazzo, non vorrei essere li quando ti presenta il conto....
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